Grammatica: 5 regole portoghesi da memorizzare

Le regole grammaticali sono una conoscenza essenziale per qualsiasi parlante della lingua portoghese. Per usare il portoghese nel modo più corretto possibile, sia nella scrittura che nella lettura, è necessario seguire alcune regole e, nel caso di questa, non è sbagliato dire che l'elenco delle definizioni può essere ampio.

A volte può essere difficile comprendere le regole del portoghese e anche per i madrelingua, utilizzare solo l'istruzione ricevuta a scuola come base può non essere sufficiente per familiarizzare con tutti i concetti della lingua. È un dato di fatto che le lingue sono in continua evoluzione e subiscono processi come l'accordo ortografico, che possono modificare radicalmente la loro struttura.

Tuttavia, sia in ambito accademico che professionale, parlare bene il portoghese è fondamentale. Per facilitare questo compito, però, è necessario tenere a mente alcune regole fondamentali, che possono aiutare a demistificare diversi altri concetti della lingua. Per capirne di più, date un'occhiata oggi alle 5 regole che dovreste memorizzare per cavarvela.

5 regole portoghesi da registrare

1. plurale

Lo stile di scrittura informale, che tende a ignorare i plurali, è comune sui social network e in varie situazioni quotidiane. Con il tempo, disattendere la regola può diventare una dipendenza, che può rappresentare un problema quando si tratta di vita accademica o professionale. Pertanto, è necessario essere consapevoli per evitare di dimenticare di usare la forma plurale, tenendo sempre conto dell'inflessione diverbi e nomi corretti.

Alcuni vizi linguistici, come "nós vamo", "eles é", "as coisa" e altri, non dovrebbero essere riprodotti in situazioni formali. D'altra parte, non c'è alcun mistero quando si tratta di imparare a usare correttamente il plurale.

Il modo più semplice per capire la regola è individuare le eccezioni. Le uniche parole invariabili nella lingua portoghese sono quelle che terminano con la lettera X: quindi, termini come "clímax", "látex", "triplex" e altri non possono essere cambiati al plurale.

D'altra parte, alcune parole come "segunda-feira" e "mel", anche se non sembra, possono essere inflesse. Segunda-feira, ad esempio, diventa segundas-feiras, e mel diventa méis o meles, le due forme accettate in portoghese.

2. buono e cattivo, bene e male

Nonostante sembri semplice, il mix di bene, male, buono e cattivo causa ancora molta confusione nel mondo della grammatica. Per evitare problemi, basta capire esattamente cosa rappresenta ciascuna versione.

Buono è l'antonimo di cattivo, e buono l'antonimo di cattivo. Antonimo, a sua volta, significa l'opposto di qualcosa. Ogni volta che se ne usa uno, il rispettivo antonimo deve essere rispettato. Guardate un esempio:

  • "Quel cibo non ha un buon odore".
  • "Quel cibo puzza".
  • "Quel cibo non ha un buon odore".
  • "Quel cibo ha un cattivo odore".

3. sillabazione

La sillabazione delle parole è ancora una controversia importante nella lingua portoghese. Con il nuovo accordo ortografico, il trattino ha subito alcune modifiche. Non compare più se il secondo elemento delle parole composte inizia con "s" o "r", dove le consonanti devono essere raddoppiate. Allo stesso modo, è scomparso nei casi di prefisso che termina con una vocale e la parola seguente inizia con una vocale diversa.

Così, termini come "antireligioso" diventano "antireligioso", e "contro-regola", "contro-regola". Se il prefisso termina con "r" e anche la parola seguente, tuttavia, il trattino rimane al suo posto, come in "iperrealista".

4. venire o vedere

Ogni volta che compare la terza persona plurale al presente dei verbi "avere" e "venire", è necessario scartare la lettera raddoppiata, poiché i due verbi sono un'eccezione. La forma corretta ha un accento e una sola "e". In questo caso, "hanno", "vengono".

Le parole con la doppia "e" rappresentano la terza persona plurale al presente di altri verbi, che non entrano nell'eccezione, come ad esempio:

  • Vedono;
  • Credono;
  • Si legge.

5. perché, perché, perché e perché no

Questa è anche una delle regole più confuse delle grammatiche, a causa della somiglianza dei termini. Per capirle, tuttavia, è sufficiente conoscere le loro funzioni. vedi:

  • Por que: fornisce il significato di "per quale motivo", "per quale motivo" e "per cui";
  • Perché: si usa quando compare prima di un punto;
  • Perché: è una congiunzione esplicativa che ha la stessa funzione di "perché";
  • Perché: è un sostantivo e il suo significato è "il motivo" e "la ragione".
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